Zig-zag tra le nuove acquisizioni librarie

La cura nella selezione delle acquisizioni librarie ci permette di garantire un’eterogeneità della nostra offerta, capace di conciliare le passioni filmologiche e quelle della cinefilia, senza sacrificare possibili deviazioni verso ambiti liminari, dalla videoarte alla fotografia.

Abbiamo dunque selezionato quattro libri tra le ultime acquisizioni con l’obiettivo di restituire proprio questa ricca eterogeneità.

Lo specchio della vita (Douglas Sirk con Jon Halliday, Il Saggiatore, 2022)
Quando sentiamo nominare il melò è praticamente impossibile non pensare a Douglas Sirk; questo volume, arricchito da un testo inedito di Fassbinder e una postfazione di Goffredo Fofi, propone una lunga intervista che ripercorre la vita e la carriera del maestro del cinema.

Una passione infiammabile: Guida allo studio del cinema muto (Paolo Chechi Usai, nuova edizione UTET, 2022)
Come mantenere la stimolante vitalità di un celebre saggio sul cinema muto uscito nel 1991, alla luce di uno scenario mediale e conservativo completamente rivoluzionato dal digitale? Paolo Cherchi Usai accoglie la sfida, redigendo una nuova edizione italiana, completamente rivisitata e ampliata, di quella che rimane una delle migliori (e piacevoli) introduzioni al cinema muto mondiale.

Chronique, vie, amour (Letizia Battaglia, Istituto Italiano di Cultura a Parigi, 2023)
La vita della fotografa e attivista Letizia Battaglia è indissolubilmente legata alla Sicilia; nei suoi scatti troviamo scene di delitti mafiosi, ritratti di abitanti dei quartieri popolari palermitani, testimonianze di feste tradizionali e della vita di quartiere. Questo volume, pubblicato in occasione della mostra omonima tenutasi a Parigi a un anno dalla morte di Battaglia, costituisce un ottimo punto di partenza per scoprire lo sguardo militante e partecipe della fotoreporter.

Taroni-Cividin: Performance, Video, Expanded Cinema (1977-1984) (a cura di Jennifer Malvezzi e Flora Pitrolo, Silvana, 2023)
In meno di dieci anni la coppia artistica Taroni-Cividin ha attuato quasi 30 performance, girato una dozzina di opere audiovisuali e redatto diversi interventi teorici. Tra i protagonisti della post-avanguardia, ebbero un approccio multimediale capace di innestare e mettere in dialogo/conflitto le diverse arti, dal teatro alla pellicola, indagandole ai loro limiti, talvolta a partire da ciò che non sono, o che non sembrano essere. Paradossalmente, proprio questo approccio offrì (e offre tutt’oggi) spunti per ripensare lo statuto delle varie discipline, come testimonia questo documentatissimo volume, frutto della ricerca di archivio di Jennifer Malvezzi e Flora Pitrolo.

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