Omaggio ad Akira Kurosawa
“In Kurosawa sento il grande spettacolo, che è tutto, fiaba, storia, racconto, romanzo, apologo, messaggio; sento il cinema usato in ogni suo modulo espressivo; sento l’entusiasmo e la salute del vero artista, una generosità narrativa da far invidia a un Balzac. Il suo cinema è un miracolo espressivo”. Così parlò Federico Fellini riferendosi al grande regista giapponese, colui che aprì le porte dell’occidente al cinema nipponico. La Cineteca di Bologna propone cinque titoli che compongono un perfetto ritratto del suo genio creativo: il fondamentale I sette samurai, Leone d’argento a Venezia, nella sua versione integrale, il dolente Vivere, il noir di ispirazione simenoniana Cane randagio, l’epopea ronin del dittico Yojimbo – La sfida del samurai e Sanjuro. Per riscoprire un autore che “è un compendio vivo di culture diverse, di ‘sogni’ disparati ma convergenti, di dolori e allucinazioni che colpiscono tutti gli uomini, ovunque” (Fernaldo Di Giammatteo).