Volevamo registrare le voci prima delle riprese, in modo che l’animazione, i movimenti e le espressioni facciali potessero corrispondere al dialogo e alla recitazione degli attori. Il primo nome a cui abbiamo pensato è stato quello di Danielle Darrieux, per il ruolo di mia nonna. Era l’unica che potesse renderle giustizia – è spiritosa, intelligente e piena di carattere. Adora divertirsi e non ha paura di misurarsi con l’assurdo di certe situazioni. Per la voce di mia madre sognavo Catherine Deneuve. Quando vivevo in Iran, i due attori francesi più famosi erano Catherine Deneuve e Alain Delon. Lei era perfetta per la parte. Per il numero speciale di “Vogue” che aveva curato anni fa, aveva scelto una ventina di artisti, e fra quelli c’ero anch’io. Era stato un grande onore. Quando poi le ho chiesto di prestare la sua voce, ha detto subito di sì. […] Per quanto riguarda Chiara [Mastroianni], lei aveva sentito parlare del film da sua madre e mi aveva chiamato chiedendomi di farle fare un provino, dopo il quale ci siamo subito trovate in sintonia. Adoro la sua voce, il suo talento, la sua personalità, la sua generosità.
Marjane Satrapi
Leggevo le strisce di Marjane, tempo fa, su “Libération”. Poi ho letto tutti e quattro i volumi di Persepolis, che ho adorato. Mi piace il suo bianco e nero, e come lo usa – è surreale e realistico al tempo stesso. Mi piacciono il suo spirito, la sua libertà. Mi piace la sua storia che racconta con intelligenza, umorismo, autoironia e passione. La freschezza, l’ambizione e il successo del suo lavoro, oltre al messaggio forte che vuole trasmettere, mi hanno ricordato il Maus di Art Spiegelman.
Persepolis è uno straordinario romanzo a fumetti. Mi è piaciuto così tanto, che in un’intervista a un giornale ho persino detto che Marjane era la mia romanziera preferita. Quando mi è stato chiesto di curare un numero speciale della rivista “Vogue”, le ho chiesto di essere dei nostri. Lei ha realizzato una striscia che occupava un’intera pagina, e che ho trovato assolutamente originale ed esilarante.
Catherine Deneuve
Stando con Marjane, ti rendi conto di quanto sia appassionata, ma anche onesta ed esigente. È stata bravissima ad allentare la tensione e l’imbarazzo che è normale avvertire quando stai interpretando la vita di qualcuno che ti sta seduto davanti. È stata una lezione importante. Quando arrivavano momenti delicati, lei li sdrammatizzava con una battutaccia. […] Non è schiava delle convenzioni. Ne ha passate tante da piccola, ma non si è fatta condizionare, ha sempre una gran voglia di imparare e non sale mai in cattedra. Ha conservato lo spirito di un’adolescente, ma è anche estremamente saggia – una combinazione affascinante.
Chiara Mastroianni (voce di Marjane nella versione originale)
Premetto che non faccio la doppiatrice, è un mestiere molto difficile per il quale ho grande rispetto. Ho semplicemente accolto l’invito. […] Ho fatto Marjane da adolescente e da adulta, tecnicamente è interessante, ci sono numerosi cambi di tono. È chiaro che si tratta di un film serio, nonostante ci sia, rispetto alla drammaticità della storia, un approccio ironico, che apprezzo infinitamente, e che lo rende tagliente, pungente. [Marjane Satrapi] ha un modo così bello di raccontare; non parla solo del suo paese, ma anche delle donne, della famiglia. E lo fa in un modo che adoro e che noi italiani conosciamo bene perché lo abbiamo tradotto nella commedia amara. Mi viene in mente Una vita difficile di Dino Risi. Ci sono film che hanno quello stile e sono straordinari, perché entri in tutta la crudezza di una storia drammatica, però poi riesci, non dico a digerirla, ma a sopportarla grazie ai toni ironici, a volte inaspettatamente leggeri.
Paola Cortellesi (voce di Marjane nella versione italiana), intervista di Marì Alberione, “Film Tv”, 25 febbraio 2008, in Persepolis, Bur, Milano 2008