Descrizione
La mostra ripercorre la vita artistica e professionale di uno dei più grandi registi del cinema italiano e internazionale, creatore del “western all’italiana”.
Il percorso espositivo racconta dell’universo sconfinato di Sergio Leone che affonda le radici nella sua stessa tradizione familiare: il padre, regista nell’epoca d’oro del muto italiano, sceglierà lo pseudonimo di Roberto Roberti, e a lui Sergio strizzerà l’occhio firmando a sua volta Per un pugno di dollari con lo pseudonimo anglofono di Bob Robertson. Nel suo intenso percorso artistico Sergio Leone attraversa il peplum, (filone cinematografico storico-mitologico), riscrive letteralmente il western e trova il suo culmine nel progetto di una vita: C’era una volta in America. A questo sarebbe seguito un altro film di proporzioni grandiose, dedicato alla battaglia di Leningrado, del quale rimangono solo poche pagine scritte prima della sua scomparsa.
Le radici del cinema di Sergio Leone affondano, naturalmente, anche nell’amore per i classici del passato e rivelano un gusto per l’architettura e l’arte figurativa che ritroviamo nella costruzione delle scenografie e delle inquadrature. Per Leone la fiaba è il cinema. Il desiderio di raccontare i miti (il West, la Rivoluzione, l’America) utilizzando la memoria del cinema e la libertà della fiaba, entra però sempre in conflitto con la sua cultura di italiano che ha conosciuto la guerra e attraversato la stagione neorealista. A partire da Per qualche dollaro in più Leone può permettersi di assecondare la sua fascinazione per il passato e la sua ossessione documentaria per il mito curando ogni minimo dettaglio. Perché una favola cinematografica, per funzionare, deve convincere gli spettatori che quello che vedono stia accadendo realmente
Le sezioni della mostra
– Cittadino del cinema
– Le fonti dell’immaginario
– Laboratorio Leone
– C’era una volta in America
– L’eredità di Leone
Informazioni utili
Tipologia di Materiali:
Fotografie, stampe e video
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