Un paese immaginario. Paul Strand e Cesare Zavattini a Luzzara

Sia lode ora alla fotografia. Vita e miracoli di un medium narrati da Michele Smargiassi.
Luzzara, borgo contadino corteggiato dal Po, non avrebbe mai pensato di diventare uno di quei luoghi leggendari di cui gli appassionati di fotografia di mezzo mondo dicono “Lo conosco, ma non so dov’è”. Come la Scanno di Henri Cartier-Bresson e Mario Giacomelli, o la Deleitosa di W. Eugene Smith. A Luzzara nacque Cesare Zavattini, e un giorno fu lui a portare lì un gigante della fotografia mondiale, Paul Strand. Insieme composero, in parole e immagini, il ritratto di un paese dell’anima. Un paese, uscito nel 1955, è un libro che immagina più che documentare, è l’illuminismo di due intellettuali impegnati, è la loro utopica visione delle classi subalterne, riscattate dalla poesia non riuscendo esserlo dalla politica. Luzzara è il desiderio di un paese povero ma bello, pulito e nobile. Forse quella Luzzara non è mai esistita davvero, è un villaggio dell’immaginario. Andremo insieme a farci un giretto, con l’immaginazione.

Repliche passate