Marlene e le dive del silenzio

Dotata di bellezza, fascino e qualità attoriali fuori norma, Dietrich è molto più di una diva, è una delle grandi figure femminili del Ventesimo secolo. Per indicarla basta usare il suo nome di battesimo; se è vero in generale che il cinema ha fatto compiere all’umanità passi verso una società meno afflitta da regole e norme, Marlene, con la sua vita personale e professionale, ha dato un contributo decisivo, vivendo apertamente la sua bisessualità, interpretando ruoli di donne libere ed emancipate. A quasi cinquant’anni dalla sua ultima interpretazione è ancora un’icona queer, circondata dalla stessa inscalfibile aura di misteriosa divinità. Il ritorno in sala dell’Angelo azzurro, Cinema Ritrovato al cinema di questo mese, ci dà l’occasione per rivedere i film attraverso cui si è costruito il mito Marlene. Accanto a lei abbiamo voluto mettere una rosa di grandi attrici che hanno contribuito a creare, ognuna a modo suo, il concetto stesso di divismo cinematografico nei ruggenti anni Venti: Clara Bow, Louise Brooks, Janet Gaynor e la Divina Greta Garbo.

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