“Un lato fantastico e fiabesco è presente anche nella provincia padana, e Avati ammette l'influenza diretta delle storie di campagna. Si sa, infatti, come ogni luogo a contatto con la natura possieda una spiccata tendenza a mettersi in contatto con l’irrazionale e a perpetuare leggende folkloriche. Ebbene, La casa dalle finestre che ridono ottiene di esibire le radici un po’ nordiche del terrore padano attraverso l’articolazione di codici desunti dal mondo angloamericano. La villa di campagna viene trattata visivamente alla stessa stregua di un castello infestato, il paesino vicino al Po come un villaggio scozzese pieno di brume da pittura olandese, le strade dal centro alla campagna un dedalo di ombre e paura”. (Roy Menarini)