

Nuovi corsi anno 2024/2025
Scopri tutti i corsi

Premi Pier Paolo Pasolini 2024
scopri di più

"L'Oscar è bello ma scomodo"
leggi l'approfondimento

Inaugurazione di stagione
scopri di più
Scegli il tuo mondo
programmazione
Cerca
Prolifico scrittore, viaggiatore inarrestabile: Georges Simenon è stato uno dei più amati romanzieri del Ventesimo secolo e una figura iconica nel panorama letterario del Novecento. In occasione dell’apertura della mostra Otto viaggi di un romanziere, curata da John Simenon e Gian Luca Farinelli, partiamo per un viaggio negli angoli più oscuri dell’animo umano, tra nebbie parigine e passionali delitti di provincia, ripercorrendo la fortuna cinematografica delle opere di Simenon, rilette e filtrate attraverso lo sguardo di autori come Melville, Chabrol, Tavernier, Autant-Lara, Duvivier, Decoin, Granier-Deferre, fino ad arrivare alle incursioni contemporanee di Béla Tarr e Mathieu Amalric. Film molto diversi tra loro, testimoni delle tante anime di uno scrittore che, cercando se stesso, seppe raccontare le paure, le ossessioni, le atmosfere del Secolo breve.
(Francia/1946) di Julien Duvivier (100′)
(Francia/1952) di Henri Decoin (111′)
(En cas de malheur, Francia-Italia/1957) di Claude Autant-Lara (122′)
(A Londoni férfi , Francia-Germania-Ungheria/2007) di Béla Tarr (139′)
(Le Chat, Francia/1971) di Pierre Granier-Deferre (86′)
(L’Horloger de Saint-Paul, Francia/1974) di Bertrand Tavernier (105′)
(La Veuve Couderc, Francia/1971) di Pierre Granier-Deferre (90′)
(Les Fantômes du chapelier, Francia/1982) di Claude Chabrol (82′)
(La Chambre bleue, Francia/2014) di Mathieu Amalric (76′)
(L’Aîné des Ferchaux, Francia/1963) di Jean-Pierre Melville (96′)