Nuovi corsi 2026
Scopri tutti i corsi
Premio Sandro Toni
Scopri di più
"L'Oscar è bello ma scomodo"
leggi l'approfondimento
Inaugurazione di stagione
scopri di più
Scegli il tuo mondo
programmazione
Cerca
Si conclude con una serie di titoli sorprendenti la rassegna nata intorno alla mostra George Simenon. Otto viaggi di un romanziere e dedicata alle grandi scrittrici e scrittori che hanno fatto la storia del romanzo poliziesco. In questa ultima incursione nel genere ci avventuriamo su terreni quanto mai differenti, indagandone le opposte declinazioni: da quella gotica di Daphne du Maurier e del suo Rebecca, la prima moglie (prima regia statunitense di Hitchcock), a quella hard boiler di James Cain (riscritto da Chandler) nel wilderiano la Fiamma del peccato. Ci sarà poi spazio per il killer angelico Raven, creato da Graham Green in Il fuorilegge, per l’innocente braccato dalla polizia in L’alibi sotto la neve di David Goodis, per il dolente agente Smiley creato dal re delle spy stories John le Carré, per la disanima degli USA violenti e vendicativi degli anni Settanta raccontati da Donald E. Westlake, Jim Thompson e Joseph Wambaugh. Chiudiamo con due adattamenti dallo stesso Simenon: La neve era sporca dell’argentino Luis Saslavsky e la personalissima rilettura dell’Uomo di Londra fatta dal genio di Béla Tarr.
(Double Indemnity, USA/1944) di Billy Wilder (107′)
(The Getaway, USA/1972) di Sam Peckinpah (122′)
(Rebecca, USA/1940) di Alfred Hitchcock (130′)
(Nightfall, USA/1957) di Jacques Tourneur (78′)
(This Gun for Hire, USA/1942) di Frank Tuttle (81′)
(Tinker Tailor Soldier Spy, GB-Francia-Germania/2011) di Tomas Alfredson (127′)
(A Londoni férfi , Francia-Germania-Ungheria/2007) di Béla Tarr (139′)
(Francia/1953) di Luis Saslavsky (104′)
(The Choirboys, USA/1977) di Robert Aldrich (119′)
(Point Blank, USA/1967) di John Boorman (92′)