All We Imagine as Light – Amore a Mumbai

(All We Imagine as Light, Francia-India-Paesi Bassi-Lussemburgo-Italia/2024) di Payal Kapadia (110')
All We Imagine as Light – Amore a Mumbai

(All We Imagine as Light, Francia-India-Paesi Bassi-Lussemburgo-Italia/2024) di Payal Kapadia (110')

Gran premio della giuria a Cannes e primo film indiano in concorso dopo trent’anni, è anche il primo film di finzione di Payal Kapadia. Un ritratto al femminile sullo sfondo della caotica e popolosa Mumbai, dove in un grande ospedale lavorano le tre protagoniste, due infermiere e una cuoca, che per la regista rappresentano “i tre diversi aspetti di una donna in più passaggi della sua esistenza”. Dalla metropoli, cuore e motore della prima parte, il film muta totalmente registro durante il viaggio delle protagoniste verso il villaggio natale di una di loro, “trasformandosi in un apologo insieme fiabesco e femminista. Si vede che Kapadia è prima di tutto una documentarista: il film ha un forte sapore di verità, di indagine sociale ed è struggente ed emotivamente fortissimo” (Alberto Crespi).

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