Queens, New York, anni Ottanta. Paul è il figlio minore di una famiglia ebraica, in perenne contrasto coi genitori. I suoi unici amici sono il nonno e Johnny, il solo ragazzo nero della sua classe. Con questa coraggiosa, spietata, autobiografia dell’infanzia, Gray ci precipita negli anni cotonati, ma pieni di tensioni sociali e razziali, a ridosso della presidenza Reagan. Un mondo frustrato e senza prospettive (legato a doppio filo con quello trumpiano di oggi), che anela a raggiungere almeno un frammento di un sogno americano già definitivamente infranto. (gds)