Uno sguardo cinico sull’altra faccia della società del benessere: la vita in una baraccopoli alla periferia di Roma dispoticamente gestita da Giacinto Manzella, interpretato da un feroce Nino Manfredi. I sottoproletari di Scola vantano un legame diretto con i ragazzi di vita pasoliniani: “Accattone fu un film bellissimo e illuminante. E dieci anni dopo pensai di riprenderlo e di continuarlo”. Prima della prematura scomparsa del poeta-cineasta, Scola gli aveva sottoposto la sceneggiatura, pensando a un prologo al film in cui “Pasolini appariva e spiegava cosa era cambiato in dieci anni”. Premio per la regia a Cannes.
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