Challengers

(USA/2024) di Luca Guadagnino (131')
Challengers

(USA/2024) di Luca Guadagnino (131')

Con: Zendaya, Mike Faist e Josh O'Connor

Classificazioni:
Età 6+ Sesso Turpiloquio
Scheda del film

Art e Patrick sono amici da quando avevano 12 anni, ed entrambi giocano a tennis sognando una carriera da professionisti. Ma quando in campo scende Tashi, la giocatrice più brillante della sua generazione, la loro amicizia viene messa alla prova dalla competizione per le sue attenzioni. Anni dopo, quando Art, che nel frattempo è diventato una star del tennis, partecipa a un challenger, ovvero un incontro di livello inferiore nel mondo dei tornei professionistici, si trova di fronte proprio Patrick, che nel frattempo si è perso per strada. E sarà sempre Tashi l'ago della bilancia fra quei due sfidanti, ma potrebbero invece soccombere alla loro tendenza a tirarsi la zappa sui piedi.

“Guadagnino concentra il nuovo film in luoghi ristretti (il campo di tennis, soprattutto; alcune camere e bar d’albergo; il dormitorio e la caffetteria di un college…), adottando un ritmo serrato che a tratti ricorda quello delle screwball anni Trenta.[…] Patrick (Josh O’Connor) e Art (Mark Feist) si sono conosciuti all’Accademia di tennis, dodicenni, quando condividevano una stanza ed erano rispettivamente ribattezzati «Fire and Ice», il fuoco e il ghiaccio, per la loro dinamica sul campo. Secondo quella dinamica caratteriale, si innamorano della stessa ragazza, Tashi Duncan (Zendaya), un fenomeno della racchetta (è soprannominata Duncanator) che, flirtando un po’ con entrambi, e smascherando il flirt tra i due, stabilisce immediatamente l’equilibrio di forze a tre che domina Challengers. Nessuno può veramente esistere (realizzarsi?) senza gli altri. Tashi, apprendiamo, non è solo la migliore tennista del trio. È anche la più ambiziosa, forse perché viene da un background meno agiato di quello in cui sono cresciuti Art e Patrick. Invece di diventare subito professionista, ha deciso infatti di iscriversi all’università di Stanford e quindi - fino alla laurea – di limitarsi a competere nei circuiti universitari. Art segue lo stesso percorso, mentre Patrick – fedele alla sua indole - preferisce bruciare le tappe e diventare subito «pro». Come quello sportivo, il gioco dell’amore dei tre ha parecchi avanti e indietro. Guadagnino – complici i suoi attori e la loro splendida chemistry - si diverte intrecciando il linguaggio dei corpi e quello delle personalità. Dopo essersi messa con Patrick e aver subito un incidente che mette fine alla sua carriera, Tashi sposa Art e ne diventa il manager, veicolando la sua competitività in quella meno aggressiva di lui, e facendone un campione ricco e di successo. Quando comincia a vederlo stanco, idea un percorso che potrebbe forse finalmente portarlo alla vittoria del Grande Slam, passando per un torneo minore, al quale però, inaspettatamente, si iscrive anche Patrick. I due amici sono di nuovo avversari, uno di fronte all’altro, la ragazza dei loro sogni in mezzo. Challengers finisce dove inizia, sul campo da tennis di La Rochelle, nell’unico modo possibile: rimanendo una partita a tre.”

Giulia D’Agnolo Vallan, Il Manifesto

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