L’amore tra due detenuti in un carcere minorile in cui maschi e femmine sono divisi. “Non è un film carcerario, è soprattutto una storia d’amore, la rabbia giovane di una ribellione che è vita e desiderio, un ‘ragazzo selvaggio’ in una corsa appassionata e senza un orizzonte. Giovannesi dispiega con delicatezza tutte le sfumature sentimentali e con la sua regia fisica (e mai compiaciuta) sfugge a qualsiasi ‘gabbia’ di scrittura. È bravo, bravissimo a guidare i suoi protagonisti, a filmare le loro lacrime, a commuoverci, a coinvolgerci” (Cristina Piccino). In un cast quasi interamente di non professionisti, Mastandrea, nel ruolo del padre della ragazza con un passato da carcerato, conquista il David di Donatello come miglior attore non protagonista.
Copia proveniente da CSC – Cineteca Nazionale