Un giovane portuale di New York, casualmente connivente con il potere mafioso dei ‘sindacati’ irregolari, prende coscienza, si ribella, denuncia i responsabili d’un delitto, viene quasi annientato ma si rialza in piedi, aiutato da una ragazza innamorata e da un prete cattolico: ha vinto la sua battaglia. Uno dei più grandi film degli anni Cinquanta, elettrico campo di forze tra le tensioni del realismo e del melodramma, concorso di luminosi talenti: soggetto di Budd Schulberg, cruda fotografia invernale di Boris Kaufman, musiche di Leonard Bernstein, i migliori attor giovani dell’Actor’s Studio e un Kazan mai così intenso, audace, scorticato. Un capolavoro illuminato dall’interpretazione di Marlon Brando. (pcris)