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Justin Kemp, ex alcolista in procinto di diventare padre, viene chiamato come giurato in un importante processo per omicidio. Si troverà alle prese con un drammatico dilemma che lo coinvolge in prima persona: salvare se stesso o l’imputato? “Eastwood, a novantaquattro anni, ha una lucidità impressionante nel raccontare una storia dove si parla di giustizia e verità, etica e morale, politica e umanità. Lo fa senza sbagliare un colpo, un'inquadratura, uno stacco di montaggio, un personaggio secondario, un dettaglio narrativo, senza mai perdere di vista l’urgenza della verità ma nemmeno quella della suspense e dell'intrattenimento. Cos'altro si può chiedere a lui, a questo suo forse ultimo film, e al cinema tutto?” (Federico Gironi).