La commedia triste di Forman inaugura ufficialmente la nová vlna o nouvelle vague praghese. Le disillusioni amorose d’una giovane operaia, in fuga dal torpore della provincia, si stagliano nel ritratto d’una generazione nuova e indecisa a tutto, ma risolutamente (e comicamente) fuori dal linguaggio e dalle retoriche ufficiali della ‘programmazione socialista’. Circola un’aria da dolci inganni che rischia di spegnersi nel grigiore d’un contesto desolante, ma Forman ha già chiaro che è necessario non deflettere dall’ironia. (pcris)