I diari della motocicletta
(Diarios de motocicleta, Argentina-Brasile-Cile-Perù-USA/2004) di Walter Salles (126')
Omaggio a Walter Salles.
In occasione dell'uscita del suo nuovo film Io sono ancora qui
In occasione dell'uscita del suo nuovo film Io sono ancora qui
I diari della motocicletta
(Diarios de motocicleta, Argentina-Brasile-Cile-Perù-USA/2004) di Walter Salles (126')
Con: Gael García Bernal
Classificazioni:
In occasione dell'uscita del suo nuovo film, Io sono ancora qui, riproponiamo due capolavori del maestro Walter Salles, I diari della Motocicletta e Central do Brasil.
Sei mesi di avventure, ragazze ed esperienze attraversando il subcontinente americano con il suo carico di laceranti contraddizioni, miseria e degradazione. Un viaggio cominciato in sella a una vecchia motocicletta Norton 500 e finito in autostop, decisivo per la formazione politica e degli ideali rivoluzionari dell'allora giovane studente di medicina Ernesto Guevara (ruolo della consacrazione per Gael García Bernal). “L’idea di fare un film dai diari di ‘Che’ Guevara ragazzo è stata di Robert Redford che se ne era innamorato. Io non osavo neppure avvicinarmi a quello che considero il territorio sacro della storia sudamericana. Poi, nel 1999, dopo Central do Brasil, ci siamo decisi, sapendo che questo film ci avrebbe preso l’anima, perché si poteva realizzare solo percorrendo lo stesso viaggio di Guevara e Granado, nelle stesse condizioni, tanto da cambiare la nostra vita come cinquant’anni fa cambiò per sempre quella dei due ragazzi” (Walter Salles).
Sei mesi di avventure, ragazze ed esperienze attraversando il subcontinente americano con il suo carico di laceranti contraddizioni, miseria e degradazione. Un viaggio cominciato in sella a una vecchia motocicletta Norton 500 e finito in autostop, decisivo per la formazione politica e degli ideali rivoluzionari dell'allora giovane studente di medicina Ernesto Guevara (ruolo della consacrazione per Gael García Bernal). “L’idea di fare un film dai diari di ‘Che’ Guevara ragazzo è stata di Robert Redford che se ne era innamorato. Io non osavo neppure avvicinarmi a quello che considero il territorio sacro della storia sudamericana. Poi, nel 1999, dopo Central do Brasil, ci siamo decisi, sapendo che questo film ci avrebbe preso l’anima, perché si poteva realizzare solo percorrendo lo stesso viaggio di Guevara e Granado, nelle stesse condizioni, tanto da cambiare la nostra vita come cinquant’anni fa cambiò per sempre quella dei due ragazzi” (Walter Salles).