Quando Christopher Nolan prende in mano l’universo di Batman nel 2008, è chiaro fin dal primo capitolo della trilogia che le cose sono cambiate: si apre una nuova era del cinema supereroistico. Sono lontane le atmosfere gotico-postmoderne di Tim Burton così come quelle acid-pop di Joel Schumacher. Batman è il cavaliere oscuro, il suo mondo è adulto, tragico, complesso. Il Joker folle e sopra le righe di Jack Nicholson lascia il posto a quello nichilista, malato e inquietante di Heath Ledger. Un antagonista che si guadagna il centro della scena come complemento necessario dell’uomo-pipistrello e vero motore dinamico della narrazione, aprendo la strada al futuro Joker di Joaquin Phoenix. (aa)
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