Come la risoluta quattordicenne Mattie Ross riuscì a vendicare l’uccisione del padre da parte del vile John Caney, aiutata dallo sceriffo ubriacone Cogburn e dal ranger LaBoeuf. Non un remake del film di Hathaway del 1969 (che fece vincere il suo unico Oscar a John Wayne) quanto una nuova, più fedele versione del grottesco e violento romanzo di Charles Portis. Chiuso da un epilogo e attraversato dalla voce fuori campo della protagonista adulta, il film dei Coen è, nel suo disincantato realismo, un’ironica demitizzazione del West e insieme un omaggio alla sua mitologia, a cui contribuiscono le musiche trascinanti di Carter Burwell e la fotografia dai toni caldi e dorati di Roger Deakins (gds).