evento speciale
Inaugurazione della rassegna. Caccia alle streghe
Nella New York del 1953 Woody Allen, bravo ometto ebreo senza grandi qualità, si presta a firmare i copioni televisivi che il vecchio amico Michael Murphy, sospettato a ragione di simpatie comuniste, non può più vendere a proprio nome. Scoprirà l’America cupa del maccartismo, la dolcezza dell’amore, la fierezza del sentirsi dalla parte giusta pur dovendone pagare i costi: nei termini della parabola ebraica, era uno schlemiel, diventa un mensch. Con un’uscita di scena memorabile per parole e musica. Martin Ritt, lo sceneggiatore Walter Bernstein, l’attore Zero Mostel furono davvero nelle liste nere. Un film intimo e struggente su una vergogna nazionale. (E sì, nelle intenzioni di programmazione, ogni riferimento all’indegna caccia alle streghe che da alcuni anni sta avvelenando vita e lavoro di Woody Allen è fortemente voluto). (pcris)