Palma d’oro a Cannes, “incastrato nella filmografia di Coppola fra due prodotti colossali (Il padrino n. 1 e n. 2), La conversazione è un piccolo gioiello di semplicità nella struttura narrativa e per forza drammatica. Allude agli avvenimenti reali del Watergate, intuisce in anticipo sui tempi il costume (e il malcostume) di un’epoca. […] Un’immagine forte d’America, rappresentata da un volto: Gene Hackman. Hackman è l’America media, anonima, quotidiana. “Monsieur tout le monde” lo chiama Michel Cieutat in un saggio su “Positif”. Un attore che pare fatto apposta per “denunciare attraverso la sua apparenza anodina il sogno americano, che ha condotto il genere d’uomo che egli rappresenta all’impasse della perplessità” (Vito Zagarrio).