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Marlene Dietrich è oggetto, nel film di Bertolucci, di un atto d’amore divistico piuttosto estremo, ma probabilmente molto praticato dagli estimatori d’epoca. L’angelo azzurro ne rappresenta una sorta di interpretazione mitica. La sua Lola Lola, che la scaraventò sotto i riflettori, è il trionfo di eros e thanatos per la cultura europea. Il professore che cede al suo fascino roco ed erotico è un esempio della crisi di Weimar. Star e Storia per sempre insieme in un film a suo modo perverso. (rm)
Copia proveniente da Friedrich-Wilhelm-Murnau-Stiftung, Wiesbaden