evento speciale
a seguire Q&A con la regista Rosa Maietta, Sara De Giovanni e Cora Benetti (CDOC)
Nelle carte dell’Archivio di Stato di Napoli si celano vite di donne il cui richiamo dal passato giunge fino a noi come un canto di sirene. Rosa Maietta, regista napoletana, racconta il corpo di donne lontane nel tempo, dimenticate, partendo da sentenze, perizie e cimeli dissepolti: c’è Linda, che incinta dell’uomo di cui si era innamorata mentre il marito era al fronte, decide di abortire per evitare la vergogna; Emma, operaia sovversiva avversata dal fascismo fino all’esilio e alla reclusione; Giovannina, vittima di un fidanzato possessivo e violento. Il film entra letteralmente nei faldoni conservati all’Archivio di Stato di Napoli per tessere i fili di un racconto che restituisce a queste donne e alle loro storie una voce che non hanno mai avuto.