In occasione del 250° anniversario del viaggio di Mozart a Bologna, “un film su Mozart ragazzo non su Mozart musicista”, come lo ha definito Pupi Avati, interessato a raccontare non tanto il genio precoce ma l’“estate di un adolescente”. “Noi tre è Wolfgang Amadeus Mozart quattordicenne che approda scortato dall’onnipresente padre Leopold vicino a Bologna, nell’estate del 1770, ospite nella villa del conte Pallavicini alla Croce del Biacco. L’estate di ‘Amadé’ è un’estate avatiana. Il richiamo del ‘sangue’ e della famiglia entra in qualche modo anche qui, compiendo un acrobatico salto nel tempo. Mozart senza musica, perché la musica è tutta attorno ed è quella favolistica dei boschi di notte, dell’acqua che scorre o invade, delle nuvole e delle fate. È soprattutto la musica degli addii” (Andrea Maioli).
Dalla vetrina Shopify della Cineteca
Pupi Avati. Sogni Incubi Visioni
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