Pelle di serpente

(The Fugitive Kind, USA/1960) di Sidney Lumet (119')
Pelle di serpente

(The Fugitive Kind, USA/1960) di Sidney Lumet (119')

Un angolo del Mississippi, nel tempo senza tempo di Tennessee Williams. Le urgenti tensioni carnali, i sensi di colpa relegati in soffitta, Anna Magnani che porta il neorealismo delle sue sottovesti nere, Marlon Brando, Orpheus descending, stretto in quel giubbotto pitonato destinato a futuro mitologico e parodico. Joanne Woodward, in un ruolo non semplice che lei conduce arditamente sopra le righe, è “la vergine bionda protestante opposta alla dark lady che Leslie Fiedler ci ha insegnato a rintracciare nella letteratura americana” (Guido Fink), ma è anche “una presenza proto-nouvelle vague, che squittisce, folleggia, esplode in risate, alcol e lacrime e conferisce al finale, senza preavviso, il calore e la tenerezza di something wild” (Mario Sesti). Se ci si abbandona alla sua teatralità cupa e corrusca, è ancora un film magnifico. (pcris)

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