Geniale ‘tradimento’ di Sade e audace dissimulazione storica (la Repubblica Sociale è solo un ‘cartone’ metaforico), l’ultimo film di Pasolini aggredisce lo spettatore precipitandolo in un incubo senza pietà e senza vie di salvezza, dove i rituali di perversioni e violenze rimandano surrettiziamente al presente. Mostra aberrazioni perpetrate secondo un regolamento da collegio infernale, dove ogni etica è pervertita nel suo contrario e la ‘soluzione finale’ pedagogica consiste nella creazione di una nuova umanità, indifferente e assuefatta all’orrore.
Precede
INTERVISTA SOTTO L’ALBERO
(Italia/1975) di Gideon Bachmann (11’)
La più celebre ‘intervista sotto l’albero’ di Gideon Bachmann, fatta a Pasolini sul set di Salò, “un film contro qualsiasi forma di potere e precisamente contro quello che io chiamo ‘l’anarchia del Potere’”.
SALÒ vs NOVECENTO
(Italia/1975) di Clare Peploe (3’)
Marzo 1975. Su un campo di Parma, si affrontano due singolari squadre di calcio: la troupe di Salò e quella di Novecento, che Pasolini e Bertolucci stanno girando negli stessi giorni, a pochi chilometri di distanza. Una partita epica.