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Inconsolabile per la morte della moglie, un uomo d’affari inventa una tecnologia rivoluzionaria quanto controversa che permette di monitorare i propri cari defunti avvolti nei sudari. Dopo Crimes of the Future, il nuovo thriller-horror fantascientifico di Cronenberg nasce come personale riflessione sull’esperienza del lutto (il regista canadese lo ha scritto dopo la scomparsa della moglie nel 2017) ma si riconnette e dialoga con molti dei temi e delle ossessioni che da sempre abitano il suo cinema. Il rapporto tra corpo e tecnologia (e immagine), indagato nella sua intera filmografia in tutte le sue possibili contaminazioni e mutazioni, si spinge oltre il confine tra vita e morte. “La tecnologia non è qualcosa di intimidatorio proveniente dallo spazio che ci minaccia e ci distruggerà; in realtà, è parte di noi, è noi. È uno specchio di ciò che siamo” (David Cronenberg).