dal 1° al 23 dicembre 2025
Proibito!
“Paradossalmente, se l’innovazione del cinema ha consentito all’occhio umano di vedere sempre di più e meglio (non solo da vicino, ma anche nel complesso, aprendo lo sguardo su popoli, storie e culture diverse), l’opera della censura si è svolta in senso opposto, limitando e restringendo questi orizzonti. Dalla sua introduzione ufficiale negli anni Dieci del Novecento e per tutti i suoi oltre cento anni di esistenza, dal regime fascista al dopoguerra, dai travagliati anni del dopo Sessantotto fino alle vicissitudini del nuovo millennio, la censura cinematografica italiana ha plasmato questi orizzonti secondo il pensiero dominante”. Con queste parole Roberto Curti introduce il suo Proibito! La censura cinematografica in Italia, il volume pubblicato dalle Edizioni Cineteca di Bologna in cui ripercorre, attraverso un accurato lavoro di ricerca, i rapporti spesso difficili tra le immagini del grande schermo e i paletti imposti dai paladini del ‘comune senso del pudore’. Partendo dal libro, avvincente come un romanzo, ne seguiamo l’evoluzione attraverso una serie di casi clamorosi e meno conosciuti, dimostrazione dei diversi modi in cui la censura ha esercitato il suo potere sul cinema.