Fondo Ugo Pirro
La Storia
Nella prima fase della sua carriera è Lizzani il regista con cui collabora con più frequenza con film come Il gobbo (1960), ambientato durante l’occupazione nazista, Il processo di Verona (1963), discusso film sulle ultime fasi del regime fascista e Svegliati e uccidi (1966).
Poi c’è il periodo Pirro-Petri che inizia con La decima vittima (1965) e termina con La proprietà non è più un furto (1973). Per quel che riguarda le sceneggiature non originali, Pirro adatta più volte opere di scrittori italiani come Sciascia (A ciascuno il suo), Bassani (Il giardino dei Finzi Contini), Pratolini (Metello, Mauro Bolognini 1970), Rea (Ninfa plebea, Lina Wertmüller, 1996).
Negli anni Cinquanta, tra l’altro, Pirro aveva iniziato una propria carriera come scrittore con Le soldatesse (1956), nato dalla sua esperienza di guerra in Grecia. Tre anni più tardi esce Jovanka e le altre, anche questo di ambiente bellico. Entrambi diventeranno dei film, ma per motivi politici in nessuno dei due casi Pirro sarà lo sceneggiatore.
Il Fondo
Nelle 149 buste contenenti 1031 fascicoli, Pirro lascia in eredità la pura essenza della sua scrittura, cinematografica, televisiva e letteraria; tante le sceneggiature e i romanzi, tantissimi i soggetti. Pressoché nulle invece le testimonianze non tanto sulla sua vita privata – la discrezione di Pirro in questo senso è assoluta – ma sui suoi rapporti professionali e sui tanti riconoscimenti alla sua prolifica e lunga carriera. Quasi tutto quello che sappiamo è mediato dal suo talento di raccontare la propria storia quanto quella degli altri.
Il fondo, in deposito presso la Cineteca di Bologna dal 2015, è stato descritto in dettaglio e ricondizionato in apposite cartelline conservative, nel rispetto dell’ordine originario, probabilmente attribuito dallo stesso Pirro. L’archivio è organizzato per aree di appartenenza; gli scritti per il cinema, il teatro e la televisione e quelli letterari.
Trasversalmente a questi nuclei si collocano i molti progetti non realizzati, sia editoriali che per il cinema tra cui un corpus di circa 240 titoli di sceneggiature di film che non sono mai stati realizzati, alcuni dei quali in lingua inglese (The Secret, Viva Vivaldi! Four Seasons for Love, Into the Darkness).
Contatti & Informazioni
Modalità di consultazione
su appuntamento
michela.zegna@cineteca.bologna.it
Telefono
051 2195318
Per finalità di studio e ricerca è possibile richiedere a pagamento la duplicazione digitale o in fotocopia di 20 pagine di documenti originali. Nel caso di richiesta di riproduzione di originali per altre finalità, la Cineteca fornirà un preventivo dei costi, nel rispetto della legge vigente sulla tutela del diritto d’autore.