Marcello Mastroianni,
un ritratto

Ara Pacis, Roma
27/10/2018 – 17/02/2019

A cura di Gian Luca Farinelli

Descrizione

L’esposizione ripercorre la vita e la carriera straordinaria di Marcello Mastroianni. Dagli esordi con Riccardo Freda nel 1948 alla collaborazione con Federico Fellini, di cui diventò un vero e proprio alter ego. Più di cento film tra gli anni Quaranta e la fine dei Novanta, e molti riconoscimenti internazionali. Un attore entrato prepotentemente nell’immaginario collettivo, identificato dal semplice profilo, ma su cui in realtà c’è ancora molto da scoprire ripercorrendo la sua filmografia quale specchio della sua stessa vita.
Dalle origini della famiglia, di estrazione popolare e l’infanzia in Ciociaria al suo esordio a Cinecittà, fino al primo ruolo importante, in cui è doppiato da Alberto Sordi. Ma anche il teatro irrompe nella vita di Mastroianni: viene scoperto nel Centro Universitario Teatrale dall’amministratore della compagnia di Luchino Visconti. Nel decennio che segue continua la carriera cinematografica con Luciano Emmer, Mario Monicelli, Mario Camerini, Dino Risi, Luigi Comencini, Carlo Lizzani, Giuseppe De Santis, ma sarà Alessandro Blasetti a inventarsi le potenzialità della coppia con Sophia Loren.
E qui la mostra Marcello Mastroianni giunge a uno dei suoi punti cardine, cogliendo la differenza che Mastroianni è capace di mettere in campo: non più il “mattatore”, topos dell’arte attoriale italiana, bensì una sorta di nuovo italiano, che, ad esempio nella coppia con la Loren, appare soggiogato. Quell’attore che nell’anno della consacrazione come sex symbol con La dolce vita, accetta il ruolo del protagonista impotente nel Bell’Antonio di Mauro Bolognini: e proprio con la sua capacità di opporre allo stereotipo del latin lover la persona normale Marcello Mastroianni inciderà sul modo di pensare degli italiani, più di molti attori che, facendo dell’impegno civile e politico il principale tratto artistico, hanno lasciato meno il segno nella società. E poi Il lungo viaggio con Fellini, la carriera all’estero fino all’ultima tournée teatrale, Le ultime lune, al film di Manoel de Oliveira Viaggio all’inizio del mondo, uscito postumo, a Mi ricordo, sì, io mi ricordo, il film testamento girato dalla sua compagna Anna Maria Tatò.

Promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita Culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, coprodotta e curata dalla Cineteca di Bologna
Realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le attività culturali in collaborazione con Istituto Luce – Cinecittà, con il sostegno degli sponsor Acea, Roberto Coin, Igea Banca, Sorgente Group e dello sponsor tecnico Italiana Assicurazioni. 
Si ringrazia per la collaborazione Rai Teche, Cinemazero, Fondazione Cinema per Roma. Servizi museali a cura di Zètema Progetto Cultura. 
Coordinamento organizzativo a cura di Equa di Camilla Morabito.

Immagini dalla mostra

Alcuni scatti ai materiali esposti e all’allestimento della mostra.

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