dal 13 al 25 settembre 2024
Delon noir
Alain Delon è stato forse l’attore che ha interpretato più film sotto il segno di una doppia identità: ben dodici, dal primo film importante, In pieno sole (1960) di René Clément, a Nouvelle vague (1990) di Godard, passando dal cinema di genere a quello d’autore (l’aristocratico in incognito della Prima notte di quiete di Zurlini e l’antiquario rapace di Mr. Klein di Losey). Non è un caso perché il suo mito è sempre stato ricco di complesse contraddizioni e ambiguità, già evidenti nel contrasto fra il Ripley di Clément (assassino manipolatore ma dotato di una sua ‘innocenza’) e il Rocco dostoevskiano di Visconti, mentre altri due personaggi ‘italiani’ presentavano fisionomie speculari: il cinismo e il seducente vitalismo che accomunano Piero dell’Eclisse di Antonioni e Tancredi del Gattopardo di Visconti. Dopo l’incontro fondamentale con Jean-Pierre Melville, Delon assurge a ‘personaggio’, in parte coincidente con la sua biografia reale, ma che, dal 1977 in poi, si impone quasi sempre sull’attore.
(Roberto Chiesi)