“Quello che mi ha spinto a rispolverare, dopo più di trent’anni, le mie opere pittoriche è il pensiero che le persone che hanno amato i miei film potessero essere incuriosite nel vedere da dove sono partito. Sono passati decenni da quando ho smesso di dipingere ma non ne ho mai sentito la mancanza perché credo che la pittura sia presente in tutto il mio cinema. L’idea di esporre le mie opere accanto a una delle sale cinematografiche più belle d’Italia mi riempie di gioia e al tempo stesso mi fa sentire più protetto perché so che ci sarà un dialogo tra i miei film, riproposti in rassegna, e i miei quadri. Il percorso della mostra parte da alcuni disegni che ho fatto da bambino, all’età di cinque o sei anni, per proseguire con dei dipinti a olio dove, ormai ventenne, inizio a riflettere sul problema della rappresentazione e quindi della messa in scena, della luce, del colore… tutte fasi fondamentali che un artista attraversa alla ricerca del proprio sguardo e che si sono poi rivelate determinanti nel mio percorso da regista”.
Matteo Garrone