Omaggio a Miguel Gomes | Dal 6 al 28 dicembre al Cinema Modernissimo
Da giovedì 5 dicembre all’Auditorium DAMSLab
GRAND TOUR (Portogallo-Italia-Francia/2024) di Miguel Gomes (129’)
Venerdì 6 dicembre, ore 19.45
GRAND TOUR (Portogallo-Italia-Francia/2024) di Miguel Gomes (129’)
Incontro con Miguel Gomes
Nella Rangoon del 1917, un funzionario dell’Impero britannico fugge dalla fidanzata il giorno del suo arrivo. La donna, decisa a sposarsi e stranamente divertita, lo insegue in un lungo grand tour asiatico. Sullo sfondo degli splendidi paesaggi della Birmania, di Singapore, Bangkok, Shanghai, ripresi alternando colore e bianco e nero, passato e presente, Gomes ci immerge in “un’epopea romantica, stravagante e comica. Assisteremo a uno splendido ricongiungimento degli amanti? Gomes affronta la questione in modo molto più indiretto: ci sono la malinconia e la sensazione che il mondo sia un luogo grande e confuso in cui gli individui possono perdersi e le loro speranze e i loro sogni non portare a nulla” (Peter Bradshaw). Miglior regia all’ultimo Festival di Cannes.
Lunedì 9 dicembre, ore 18.15
THE TSUGUA DIARIES (Portogallo-Francia/2021) di Miguel Gomes e Maureen Fazendeiro (101’)
Gomes firma insieme alla sua compagna Maureen Fazendeiro. Tre giovani, Crista, Carloto e João, condividono la stessa casa. Costruiscono una voliera per farfalle, vogliono organizzare una festa, nuotano, si baciano. Da qui, il racconto si srotola à rebours svelando la finzione del set, il lavoro della troupe. Girato durante il lockdown, si trasforma in una riflessione sul fare cinema. “Avevamo questa idea che il movimento del film dovesse passare da un’idea più stereotipata di finzione a ciò che è nascosto sotto la finzione. Seguiamo questo movimento, anche se penso che la parte apparentemente non fiction del film, la squadra, la troupe, sia fittizia come il resto” (Miguel Gomes).
Mercoledì 11 dicembre, ore 17.45
TABU (Portogallo/2012) di Miguel Gomes (118’)
Il ricordo di un amore perduto nel passato coloniale del Portogallo diventa per Gomes un mélo da restituire con i modi e gli umori del cinema muto, rievocato e liberamente reinventato nel segno di Murnau. Dopo The Artist e prima di Blancanieves, una geniale riflessione sulla memoria e la storia del Novecento, sospesa tra un’ironia iconoclasta e uno smisurato amore per il cinema. “Uno dei film più originali e inventivi, oltre che profondamente politici e dolorosamente romantici, degli ultimi anni” (Richard Brody).
Sabato 14 dicembre, ore 10.30
LE MILLE E UNA NOTTE – ARABIAN NIGHTS. VOLUME 1: INQUIETO (Portogallo-Francia-Svizzera-Germania/2015) di Miguel Gomes (125’)
La trilogia fiume di Gomes incarna Le mille e una notte nella notte europea della crisi portoghese. Un unico percorso tra l’incanto delle narrazioni di Sherazade e la prosa della verità sociale. In questo primo capitolo un regista, incapace di filmare la chiusura di un cantiere navale, fugge nel mito per deridere con ironia buñueliana i potenti dell’economia globale: “L’umorismo è una barriera che si può erigere per proteggere chi guarda il film dai sentimenti dolorosi che questo contiene” (Miguel Gomes)
Venerdì 20 dicembre, ore 13
I CORTI DI MIGUEL GOMES
Meanwhile (Entretanto, Portogallo/1999, 25’)
Pre Evolution Soccer’s One-Minute Dance After a Golden Goal in the Master League (Portogallo/2004, 1’)
Cântico das criaturas (Portogallo/2006, 24’)
Redemption (Portogallo-Francia-Germania-Italia/2013, 26’)
Meanwhile, l’esordio di Gomes: il sentimento inespresso tra tre adolescenti in una giornata d’estate. Il cantico delle creature: un musicista lo intona per le strade dell’Assisi contemporanea, gli animali cantano per San Francesco nel 1212. Redemption: con materiali d’archivio organizzati in forma epistolare, Gomes inventa quattro biografie a partire dalla storia europea. E il brevissimo Pre Evolution…, che usa un celebre videogioco di calcio per Playstation per dar vita a una sorta di danza.
Sabato 21 dicembre, ore 10.30
LE MILLE E UNA NOTTE – ARABIAN NIGHTS. VOLUME 2: DESOLATO (Portogallo-Francia-Svizzera-Germania/2015) di Miguel Gomes (131’)
Storie vere e di finzione, messinscene teatrali e tragedie della vita si susseguono per costruire una galleria di dolore e assurdità. In tutte spicca la figura di un giudice, donna sensibile e sofferente a cui non è rimasto altro che il pianto. “Ritengo che la seconda parte della trilogia sia la più cupa, la più disperata delle tre. L’unico personaggio felice è il cane, perché non capisce quello che succede: tutti si sono suicidati ma lui non lo sa. Lui vuole solo mangiare e giocare” (Miguel Gomes).
Domenica 22 dicembre, ore 21
OUR BELOVED MONTH OF AUGUST (Portogallo-Francia/2008) di Miguel Gomes (150’)
Ad agosto, l’Arganil, regione povera e poco popolosa nell’entroterra portoghese, si rianima. Feste di paese, gruppi musicali, fuochi d’artificio, balli, canti, amore. La troupe segue e racconta persone e luoghi, sgretolando i confini del documentario. Secondo lungometraggio di Gomes, “dichiara grande libertà visuale, narrativa, di messinscena. Coerente nella dichiarazione di un cinema che entra ed esce da se stesso con sguardo divertito e irriverente verso generi e catalogazioni, a cominciare da ‘finzione’ e ‘realtà’” (Cristina Piccino).
Sabato 28 dicembre, ore 10.30
LE MILLE E UNA NOTTE – ARABIAN NIGHTS. VOLUME 3: INCANTATO (Portogallo-Francia-Svizzera-Germania/2015) di Miguel Gomes (126’)
Nel terzo capitolo della trilogia, Sherazade, smarrita e in crisi, sente venir meno la sua capacità di raccontare storie. Fugge e viaggia in lungo e in largo per il Portogallo, ma un ultimo racconto la attende. E una città, Lisbona, con la sua periferia, che cerca forme nuove di sopravvivenza e di resistenza alla povertà. “Nel terzo episodio si assiste a una crisi nella narrazione: inizia come una commedia musicale senza una struttura narrativa, e poi Sherazade racconta la storia di un gruppo di costruttori di trappole per uccelli a Lisbona, la mia città. Ho pensato che fosse questo il modo giusto di chiudere il film: un elemento realistico ma al tempo stesso surreale” (Miguel Gomes).