evento speciale
Incontro con Francesca Comencini
Della generazione postneorealista, che trova nella commedia la sua strada maestra, Luigi Comencini è l’autore più incline al racconto sentimentale, all’osservazione non solo caustica dei viluppi familiari, all'interrogativo malinconico. Malinconia nera è quella che chiude A cavallo della tigre, tra i suoi film più aspri, sottovalutati e poi rivalutati, tre ‘loschi figuri’ (più il candido ladruncolo Manfredi) in fuga dal carcere: non è un vertice del cinema italiano come Tutti a casa, ma anche qui Comencini sa come esporre a luce cruda un paese “imbruttito, estraneo, inospitale” (Mereghetti). (pcris)
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