“Un modello per chiunque si azzardi a fare fantascienza metropolitana dal 1982 a oggi. […] Blade Runner si compone di valori plastici, fascino narrativo, estetica avanguardistica, preconizzazione di tendenze sociali e culturali dell’immediato futuro, congegno multigenere (noir, fantascienza, orrorifico, melodrammatico) […]. Vale per ciò che rappresenta e ha rappresentato agli occhi di ogni singolo spettatore, senza bisogno di altri certificati critici” (Roy Menarini).