L’esordio da regista di Paola Cortellesi era, sulla carta, una scommessa: una storia di comune sofferenza femminile e di becera violenza maschile, ambientata nell’immediato dopoguerra e girata in bianco e nero. Il rischio paga, e non solo per lo stupefacente successo di pubblico: Cortellesi regista dialoga con Cortellesi attrice, dirige perfettamente gli altri interpreti (in primis Mastandrea), azzecca i tempi comici e gli snodi drammatici. Raccontando con grande abilità, e con un climax sorprendente, una storia che coinvolge e interroga tutte e tutti. (gds)