Incontro con Dacia Maraini e Annamaria Tagliavini
“C’è una tela struggente di Frida Kahlo che mostra una cerva dalla faccia di donna, che corre in un bosco. Il corpo è trafitto da frecce, come un san Sebastiano ferito, ma non soggiogato”. Per Dacia Maraini rappresenta la realtà degli abusi, dei femminicidi e la condizione di inferiorità cui le donne sono state condannate per troppo tempo. Per contrastare la violenza, secondo la scrittrice, occorre agire sulla cultura, sulle abitudini identitarie, sulle disparità di genere, sulla misoginia linguistica. Nel suo Diario degli anni difficili. Con le donne di ieri, oggi e domani (Solferino, 2024), analizza il mondo patriarcale in cui siamo ancora immersi e in cui è montata una rabbia vendicativa.