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L’idea surreale alla base del terzo film di Kristoffer Borgli, il primo girato negli Stati Uniti e prodotto per la A24da Ari Aster (regista di Hereditary, Midsommar e Beau ha paura), è che un uomo (interpretato da Nicolas Cage, in una delle sue migliori interpretazioni degli ultimi anni) diventi ‘virale’ comparendo inspiegabilmente nei sogni delle persone, anche quelle che non lo conoscono. “Un film intelligente sull'esperienza inquietante della fama, cugino di Essere John Malkovich di Spike Jonze e Waking Life di Richard Linklater, e molto piacevole; è allo stesso tempo stranamente leggero e pesantemente minaccioso” (Peter Bradshaw).