Lezione di
Michele Smargiassi
Come una granata, le sue fotografie esplosero nel torpore del secolo dell’immagine, e sterminarono sul colpo ogni traccia di umanesimo. Beffardo, irruente, sgarbato, autocentrato, irriverente testimone ubriaco e inaffidabile dell’insensata baldoria del reale, in un mondo che ha perso le certezze finalistiche delle grandi narrazioni. Ma chissà come, non c’è fotografo dopo di lui che non abbia confessato: Klein mi ha cambiato la vita e lo sguardo. “Pronti, puntare, scattare. Di proposito. Per caso. Scattare. Il rischio. Ma solo un colpo. Tutto o niente. Bang, sei morto. Oppure vivo”.
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