Una scrittrice di romanzi rosa insoddisfatta accetta di tenere una rubrica di critica letteraria, cominciando a stroncare proprio i suoi stessi romanzetti. “Almodóvar abbandona gli eccessi camp dei suoi film precedenti a favore di una scrittura piena di calore, capace di scavare dentro i desideri e i dubbi delle persone. Ne esce una giostra della vita, dove gli elementi tradizionali del suo cinema – lacrime,
tradimenti, nevrosi, colori, geometrie, citazioni cinefile – sono utilizzati in funzione antinaturalistica” (Paolo Mereghetti).