Il ladro

Un onesto violoncellista viene ingiustamente accusato di essere un rapinatore. L’incubo in cui precipita porterà la moglie sull’orlo della follia. Film insolito nella carriera di Hitchcock, vive della tensione continua tra vocazione realista (è ispirato fedelmente a un fatto di cronaca) e costruzione cinematografica. È, con Io confesso, il più ‘cattolico’ dei suoi lavori, quello in cui i temi della colpa e del peccato sono affrontati con maggiore rigore e cupo pessimismo. Fonda e Miles regalano due delle migliori interpretazioni di tutto il cinema hitchcockiano. (gds)