Dopo un confronto negativo con la produzione, Marc, regista inquieto e impulsivo, fugge coi materiali del film in lavorazione e si rifugia da una zia in uno sperduto villaggio nelle Cevenne. Con lui, uno sparuto gruppo di fedeli collaboratori che tenta d’arginare la sua irrefrenabile, caotica creatività. Dal regista di Se mi lasci di cancello e L’arte del sogno, un’ironica meta-commedia d’ispirazione autobiografica (l’artigianalità inventiva di Marc è la stessa di Gondry), ode alla fantasia creatrice nella sua miscela esplosiva di libertà, malinconia e ossessione.