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Mario Bava esordisce alla regia con un film di vampiri liberamente ispirato a un racconto di Gogol’. Barbara Steele comincia qui una carriera da regina assoluta dell’horror. “Un film che rappresenta il fantastico e l’orrore con la massima concretezza corporea: superando anzi i confini del rappresentabile vigenti all’epoca. [...] È il film che fa nascere l’horror italiano, un genere mai destinato a grandi incassi, ma seguito (con maggiore entusiasmo) anche fuori dai nostri confini” (Alberto Pezzotta). Citato esplicitamente da Burton nel Mistero di Sleepy Hollow.
Per gentile concessione di Unidis Jolly Film