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Di gran lunga il film dell’orrore più influente degli ultimi cinquant’anni […]. Dalla scelta controcorrente di un afro-americano per il ruolo del protagonista (Duane Jones) alla reinvenzione dello zombi quale figura metaforica dalla ricchezza apparentemente infinita, ci troviamo di fronte a un film indipendente americano che ha inciso profondamente sulla cultura globale. Per Romero l’orrore risiede non in un reame distante e soprannaturale, ma nella fisicità tragica e debole del corpo umano, nel suo incessante bisogno di consumare, nel suo irreversibile processo di decadimento. La struttura allegorica e aperta del film ha incoraggiato un’ampia varietà di letture, da quella politica (una critica della Guerra del Vietnam) a quella metafisica (una disquisizione su corpo e anima). Da tutto il mondo continuano a giungere rifacimenti, variazioni e omaggi, come la longeva serie televisiva The Walking Dead e il recente successo coreano Train to Busan: a quanto pare, The Night of the Living Dead non morirà mai. (Dave Kehr)