La stranezza
(Italia/2022) di Roberto Andò (103')
La stranezza
(Italia/2022) di Roberto Andò (103')
Maggiori dettagli su:
Classificazioni:
Scarica la cartolina
*****
Un film complesso e intelligente, fuori dagli schemi, che parla di come nasce un’ispirazione […] che fa dialogare insieme cinema e teatro, tanto che il titolo si riferisce proprio a come Luigi Pirandello chiamava, quando era in fieri, il progetto del suo capolavoro Sei personaggi in cerca d’autore, che rivoluzionò per sempre la storia del teatro di tutto il mondo, modificando il rapporto tra persona e personaggio.
Il nuovo film di Roberto Andò va in flashback nel 1920 quando Pirandello, un Toni Servillo talmente bravo e talmente simile all’originale da far impressione, andò in Sicilia a festeggiare gli ottant’anni di Giovanni Verga e casualmente, essendo morta la sua balia, incontrò due impiegati del cimitero che essendo anche due attori dilettanti lo invitarono a un loro spettacolo. Spettacolo da doposcuola che finisce in una gran baraonda per far ridere il pubblico, il quale alla fine partecipa allo show e alle sue rocambolesche disavventure dentro e fuori dal palco, con l’attore che vuol fare lo smargiasso.
Qui nasce nel grande scrittore […] l’idea di portare in scena, facendoli entrare o dalle quinte o dalla platea un gruppo di personaggi, una famiglia devastata dalla vita che cerca di essere rappresentata sulla scena con tutti i suoi problemi. [...]
La bellezza del film è proprio nel modo in cui il regista è riuscito a raccontare un processo intellettuale, un’idea che si fa strada non facilmente e che mette in crisi i comandamenti classici della divisione dei ruoli. Una gran parte del merito e del successo di La stranezza è la presenza di Salvo Ficarra e Valentino Picone, che sono bravissimi nell’essere guitti in cerca d’autore: sicuramente alcuni decenni fa sarebbero stati Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e avrebbero funzionato alla grande. L’alleanza dei due attori con il gentile mattatore Servillo fa parte dei grandi miracoli del nostro cinema e sicuramente dell’intuito di Andò, che firma la sua opera più ispirata, riuscendo a far giungere a destinazione un’ipotesi culturale spiegata fin dal profondo con l’affetto che si deve al mondo teatrale e alla sua specialissima maieutica.
Maurizio Porro
Il film è una fantasia che si muove intorno ad alcuni temi centrali della vita, il gioco della finzione e della verità, l’ispirazione, il rapporto tra un creatore e i suoi personaggi, temi presenti nei romanzi, nei taccuini, nelle novelle, e nel teatro di Pirandello, definitivamente deflagrati in quel culmine artistico che è Sei personaggi in cerca d’autore.
Roberto Andò
*****
Presentando questa cartolina, ingresso ridotto alle mostre Bologna fotografata e Bar Luna
*****
Un film complesso e intelligente, fuori dagli schemi, che parla di come nasce un’ispirazione […] che fa dialogare insieme cinema e teatro, tanto che il titolo si riferisce proprio a come Luigi Pirandello chiamava, quando era in fieri, il progetto del suo capolavoro Sei personaggi in cerca d’autore, che rivoluzionò per sempre la storia del teatro di tutto il mondo, modificando il rapporto tra persona e personaggio.
Il nuovo film di Roberto Andò va in flashback nel 1920 quando Pirandello, un Toni Servillo talmente bravo e talmente simile all’originale da far impressione, andò in Sicilia a festeggiare gli ottant’anni di Giovanni Verga e casualmente, essendo morta la sua balia, incontrò due impiegati del cimitero che essendo anche due attori dilettanti lo invitarono a un loro spettacolo. Spettacolo da doposcuola che finisce in una gran baraonda per far ridere il pubblico, il quale alla fine partecipa allo show e alle sue rocambolesche disavventure dentro e fuori dal palco, con l’attore che vuol fare lo smargiasso.
Qui nasce nel grande scrittore […] l’idea di portare in scena, facendoli entrare o dalle quinte o dalla platea un gruppo di personaggi, una famiglia devastata dalla vita che cerca di essere rappresentata sulla scena con tutti i suoi problemi. [...]
La bellezza del film è proprio nel modo in cui il regista è riuscito a raccontare un processo intellettuale, un’idea che si fa strada non facilmente e che mette in crisi i comandamenti classici della divisione dei ruoli. Una gran parte del merito e del successo di La stranezza è la presenza di Salvo Ficarra e Valentino Picone, che sono bravissimi nell’essere guitti in cerca d’autore: sicuramente alcuni decenni fa sarebbero stati Franco Franchi e Ciccio Ingrassia e avrebbero funzionato alla grande. L’alleanza dei due attori con il gentile mattatore Servillo fa parte dei grandi miracoli del nostro cinema e sicuramente dell’intuito di Andò, che firma la sua opera più ispirata, riuscendo a far giungere a destinazione un’ipotesi culturale spiegata fin dal profondo con l’affetto che si deve al mondo teatrale e alla sua specialissima maieutica.
Maurizio Porro
Il film è una fantasia che si muove intorno ad alcuni temi centrali della vita, il gioco della finzione e della verità, l’ispirazione, il rapporto tra un creatore e i suoi personaggi, temi presenti nei romanzi, nei taccuini, nelle novelle, e nel teatro di Pirandello, definitivamente deflagrati in quel culmine artistico che è Sei personaggi in cerca d’autore.
Roberto Andò
*****
Presentando questa cartolina, ingresso ridotto alle mostre Bologna fotografata e Bar Luna