In una scena Beetlejuice Beetlejuice Lydia/Winona Ryder racconta alla figlia di aver conosciuto il padre a un festival di cinema dedicato a Mario Bava, e che Operazione paura è il loro film preferito. Non stupisce la passione di Burton per questo piccolo gioiello gotico in cui Bava aggira il budget minimo con la sua forza visiva: tra tonalità marce e colori psichedelici, ci precipita in un incubo fatto di zoom e soggettive minacciose, scale a chiocciola e rincorse con se stessi, allucinazioni e deformazioni. Dell’oscura vicenda di una villa infestata dal vendicativo fantasma di una bambina morta si ricorderà Fellini nel suo Toby Dammit.