Garrone esordisce nel lungometraggio con un film in tre episodi che apre una finestra sulle esistenze di alcuni immigrati nella periferia romana. Un gruppo di prostitute nigeriane trascorre la giornata ai margini di una strada di campagna (Silhouette, nato come cortometraggio, vincitore del Premio Sacher 1996), due giovani albanesi alla ricerca di un lavoro (Euglen e Gertian), l’egiziano Ahmed, benzinaio abusivo (Self-service). Garrone approccia la realtà in modo diretto, senza giudizi né retorica, trasfigurandola e vivificandola con precise scelte stilistiche e figurative.
Dalla vetrina Shopify della Cineteca
PRIMA DEL CINEMA LA PITTURA: le opere di Matteo Garrone
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