Thelma & Louise

(USA/1991) di Ridley Scott (131')
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Piazza Maggiore
Thelma & Louise

(USA/1991) di Ridley Scott (131')

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Precede

Io e…. Ronconi e la Piazza Maggiore di Bologna (Italia/1974)

R.: Walter Licastro. D.: 15’. V. italiana

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Sog., Scen.: Callie Khouri. F.: Adrian Biddle. M.: Thom Noble. Scgf.: Norris Spencer. Mus.: Hans Zimmer. Int.: Susan Sarandon (Louise), Geena Davis (Thelma), Harvey Keitel (Hal), Michael Madsen (Jimmy), Christopher McDonald (Darryl), Stephen Tobolowsky (Max), Brad Pitt (J.D.). Prod.: Ridley Scott, Mimi Polk per Pathé Entertainment. DCP. D.: 130’. Col. Versione inglese / English version. Da: Park Circus. Restaurato in 4K da The Criterion Collection con la partecipazione di MGM Studios e Park Circus, a partire dal negativo originale. Restauro supervisionato dal regista Ridley Scott / Restored in 4K by The Criterion Collection in collaboration with MGM Studios and Park Circus, from the original negative. Restoration supervised by the director Ridley Scott


 


Da un po’ di tempo gli angeli del focolare, tradizionalmente costretti a maturare e a macerare le loro crisi tra le pareti domestiche, hanno cominciato a invadere il territorio senza tetto né legge – della strada, del viaggio, della fuga senza fine – altrettanto tradizionalmente riservato agli uomini. Insomma, Penelope s’è desta, insegue Ulisse sul suo stesso campo e sfoga fuori casa le proprie irrequietezze. Come Peter Fonda e Dennis Hopper in Easy Rider, come Barry Newman in Punto zero, come Mark Frechette in Zabriskie Point, come i ragazzi di Sugarland Express, dunque, anche Thelma e Louise, la ragazza un po’ scema  e la donna intelligente, la mogliettina troppo quieta e la cameriera di ristorante arrivata al punto di rottura, la provinciale del profondo Sud e la sradicata che di esperienza ne ha avuta anche troppa, si mettono in strada per una piccola evasione dalla noia quotidiana – un week-end a pescare insieme –; e finiscono in fuga, dopo uno stupro e due pallottole nella pancia dello stupratore, attraverso il deserto dell’Arkansas e dintorni. Ridley Scott […] firma un film-manifesto che è un trionfo dello spettacolo ma che coglie anche un’inquietudine diffusa e attualissima. Scritto da una donna, Callie Khouri, che sa raccontare bene l’amicizia e la complicità di due solitarie, la dinamica delle provocazioni e delle ribellioni, Thelma & Louise è raccontato con un ritmo vertiginoso, incalzante, velocissimo, in un remake pantografato di tutte le grandi fughe nel deserto di cui è costellato il sogno del cinema, e si traduce in un gigantesco e sfolgorante spot pubblicitario sulla curiosità, il malessere, la crudeltà, la violenza in agguato dietro ogni minima trasgressione femminile. Scott ci martella con la musica, strizza gli occhi a tutti (quel ciclista che resta in mezzo al deserto non potrebbe essere uscito da un film di Lynch?) e resta personalissimo nel gigantismo di un bombardamento di immagini che sarebbe virtuosistico se non avesse un nucleo profondamente doloroso. […] Sotto la sua andatura mozzafiato, lo spettacolo e il grande carnevale che fa esplodere nel deserto, Thelma & Louise è un manifesto di libertà al femminile con un’anima anarchica: meglio tre giorni da leonesse e un salto nel vuoto che sessant’anni da pecore al servizio dei mariti e dei clienti.


Irene Bignardi, Il declino dell’impero americano, Feltrinelli, Milano 1996


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(In caso di pioggia, la proiezione si sposterà al Cinema Lumière)


Serata promossa da Tigotà

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Lingua

Versione originale in inglese con sottotitoli in italiano