dal 7 al 31 gennaio 2025
Un’ora sola. Avanguardia muta
Che periodo eccezionale gli anni Venti del Novecento. Anche Owen Wilson ne sente nostalgia in Midnight in Paris. I valori delle generazioni precedenti sono in frantumi. C’è effervescenza creatrice. Le sperimentazioni non mancano. Strambi scienziati pazzi creano intrugli, come quella polvere in grado di decomporre i raggi luminosi in La Folie du Docteur Tube di Abel Gance. Finisce che percepiamo le cose distorte. L’entusiasmo per le nuove scoperte tecniche crea un nuovo modo di pensare. La tecnologia. Le macchine. La rivolta. Ecco allora che molti artisti lasciano penna e pennelli e scoprono il cinema. Gli artisti comprendono che le immagini in movimento possono essere la soluzione alle questioni poste dalla pittura. Léger, Moholy-Nagy, Man Ray, Duchamp sono tra questi. Il cinema, con i suoi ventiquattro fotogrammi al secondo, fa esplodere tutto. Buñuel, Dalí, le distorsioni espressioniste: un nuovo mondo si srotola davanti ai nostri occhi (Rinaldo Censi).
Tutte le proiezioni saranno introdotte da Rinaldo Censi.